sabato 30 marzo 2013

Vediamo cosa ci dice l' omeopatia hahnemanniana

Partiamo dall'inizio, proprio dal primo paragrafo de "Organon dell'arte del guarire" di C.F.S. Hahnemann, come lui dice e scrive "Scopo principale ed unico del medico è di rendere sani i malati ossia, come si dice di guarirli"(§1) prosegue dicendo: " la guarigione ideale è la restaurazione rapida, dolce, duratura della salute"(§2). Già i primi due paragrafi ci dicono in modo semplice e concreto quello che pensa Hahnemann e su quali basi vuole impostare la filosofia della sua medicina. La sua opera è completa, infatti ci dice non solo cosa è l'omeopatia e su quali principi si fonda, ma anche come curare i nostri malati e cosa ci dobbiamo aspettare.

I principi fondamentali della medicina omeopatica sono:
- vis medicatrix naturae (la forza medicatrice della natura)
- vitalismo o forza vitale
- similia similibus curentur (il simile cura il simile)
- sperimentazione pura effettuata sull'uomo sano
- individualizzazione del malato
- individualizzazione del rimedio che deve essere unico e dinamizzato.



L'omeopatia, viene definita, come unica cura efficace che basa la scelta del rimedio unico sulla totalità dei sintomi patologici espressi dal nostro paziente ed è il medico che deve scegliere quella sostanza che dopo opportuna sperimentazione su uomo sano ha riprodotto sintomatologia simile (§24). Bisogna però ricordare che il fondatore dell'omeopatia riconosce che in caso di urgenza, di pericolo di vita, di problematiche insorte improvvisamente in persona ritenuta sana, bisogna utilizzare la medicina tradizionale perchè il rimedio omeopatico ha bisogno di tempo per agire e non minuti o ore... è permesso e opportuno di rianimare la eccitabilità e la sensibilità (vita fisica) con lievi scosse elettriche e clisteri di caffè forte, con sostanze da fiuto eccitanti, riscaldamento graduale..." (§67) e ancora lo afferma nel caso della cura di  malattie a sintomi locali " poichè quando mali di una certa importanza attaccano il nostro corpo dall'esterno, tutto l'organismo ne viene a soffrire; insorge febbre ecc. E' compito della chirurgia rimediare a queste infermità, con diritto, in quanto si tratta di portare quei soccorsi meccanici..." (§186).

L'onestà intellettuale di questo uomo mi ha sempre colpito e sicuramente è per questo che è riuscito a portare a galla questa medicina che tutti avevano sotto gli occhi senza però riuscire a riconoscerla.


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