mercoledì 27 agosto 2014

Conium maculatum

Conium maculatum, o Grande Cicuta, è una pianta che appartiene alle Umbrellifere.
La sua tossicità è dovuta ad un alcaloide, la  cicutina o conina o conicina, sostanza chimica la cui formula deriva dalla base azotata piridina, a nucleo ciclico con presenza di un gruppo azotato che gli conferisce una maggiore stabilità.

Nella Storia:
dai Greci veniva utilizzata per la sua tossicità facendola bere in decotto ai condannati a morte, Socrate dopo averla ingerita avvertì debolezza, insensibilità e freddo delle gambe, il freddo gli risaliva dalle parti più declivi del corpo verso l'addome, improvvisamente cessò di parlare, ebbe una crisi convulsiva e morì. Negli anni passati si consigliava il bromidrato di cicutina negli spasmi dolorosi, nella stenosi del piloro, nelle mioclonie post encefalitiche, etc.

Azione tossica:
gli avvelenamenti provocati dalla cicuta sono rapidi, con capogiri, vertigini, alterazioni del visus, alterazione dell'andatura, fino a doversi sdraiare, gambe fredde con paralisi ascendente, polso rallentato, il volto pallido, sono state segnale convulsioni, paralisi della lingua, del faringe e della mascella, con midriasi e fissità dello sguardo, in altri casi segnalati violenti dolori addominali in particolare allo stomaco e delirio con convulsioni, sempre presente la paralisi ascendente.
L'azione tossica è marcata sui centri midollari e bulbari, colpisce i nuclei del 3°, 4°, 6°,8°, 10° nervi cranici, il centro del n. frenico e i corpi striati.

La sperimentazioni in dosi infinitesimali omeopatiche ha fatto scoprire degli effetti secondari:
- rallentamento delle funzioni nervose, sopprime ad intermittenza il senso dell'equilibrio, indebolisce il sistema muscolare, paralisi che interessa soprattutto gli arti inferiori e gli organi pelvici.
- rallentamento del metabolismo, soprattutto ghiandolare e linfatico, ghiandole che si induriscono, con indurimento ipertrofico o atrofico.
- irratazione delle mucose con secchezza catarrale.

Il rimedio omeopatico è particolarmente conosciuto per la sua vertigine che si manifesta nel piegandosi o stando coricati e girandosi nel letto, muovendo la testa. L'azione sugli organi di senso porta a: stanchezza oculare nel leggere, senso di freddo o bruciore all'aria aperta, ulcere corneali, lacrimazione eccessiva e fotofobia, debolezza retinica che si manifesta con macchie nere e linee colorate davanti agli occhi, paralisi dei muscoli dell'occhio, cataratta, forte sensibilità dell'udito, ronzio alle orecchie, dolori lancinanti alle orecchie e secrezione di cerume con pus. L'organismo si sente esaurito, intossicato, cefalea al vertex e all'occipite, sensazioni di intorpidimento degli arti inferiori, sensibilità spiccata al freddo per rallentamento del metabolismo, ipertrofia prostatica, ipertrofia delle altre ghiandole, mucosa gastrica irritata e mucosa bronchiale secca con tosse che si accentua coricato.


Buona fine estate!
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